L’unicità di un territorio ad altissima naturalità e in esso antiche tradizioni agro–pastorali, tramandate nei secoli con sapiente cultura contadina, hanno saputo conservare fino ai giorni nostri uno straordinario patrimonio agroalimentare apprezzato non solo a livello locale, ma anche a livello nazionale.

Piccole e piccolissime produzioni agroalimentare, per lo più a carattere stagionale, destinate ad un pubblico che ricerca e sa apprezzare i sapori e valori della tradizione, dell’originalità, della semplicità, come anche produzioni che hanno saputo coniugare tradizione e processi di innovazione tecnologica. Formaggi, salumi, legumi e cereali, frutta fresca e secca raccontano la storia e la realtà delle Dolomiti bellunesi con grande autenticità.

Formaggio Dolomiti
Prende il nome dalle splendide montagne che caratterizzano il nostro territorio, una zona ricca di pascoli dove è ancora diffuso l’alpeggio. Il latte utilizzato per la sua preparazione proviene prevalentemente dalla razza Bruna alpina. E’ un formaggio a pasta molle, semi stagionato, dal sapore intenso e gradevole. Il suo gusto ricorda molto quei formaggi prodotti nei “kasel” (latterie turnarie) Bellunesi.

Consigli:

Può essere proposto come formaggio semi stagionato, accompagnato da fette di polenta abbrustolita e da un buon bicchiere di vino rosso. Ottimo invece, se abbinato a verdure al vapore.

Certificazioni:

Fa parte della Strada dei Formaggi delle Dolomiti Bellunesi.
www.lattebusche.com

Formaggio del Casel bellunese

Il suo nome deriva dal termine Casél che significa latteria. Il territorio provinciale è disseminato da piccoli e appartati Caséi dove fino a pochi anni fa avevano sede le latterie turnarie cooperative sorte attorno fine dell’800. Alcune di esse, Celarda,Vignui... sono restaurate e visitabili.

Il Casél ha forma cilindrica con scalzo leggermente convesso di 8-10 cm, diametro di 30-45 cm e il peso varia dai 4 ai 7 Kg. Ha pasta compatta da giovane e friabile da stagionato, con occhiatura irregolare dal colore bianco fino al paglierino.

La crosta è liscia, regolare, sottile, di colore nocciola chiaro, con impresso il nome. Ha sapore dolce a media maturazione e più deciso tendente al piccante nelle forme stagionate. È un formaggio semigrasso ed è considerato da tavola. Si consiglia di conservarlo avvolto in un panno di cotone, nel ripiano meno freddo del frigorifero.

Certificazioni:

Prodotto Agroalimentare Tradizionale P.A.T. 
www.formaggisaporidolomiti.it


Formaggio Schiz 

Lo “Schiz” formaggio tipico della provincia di Belluno, ha origine molto antiche. Nasce nelle malghe di montagna, quando la cagliata veniva tolta dal paiolo e pressata nelle fascere, la pasta in eccedenza che debordava, cioè che “schizzava” fuori (in dialetto locale “schizar”, da qui l’origine del nome), veniva recuperata.  Queste striscioline di formaggio venivano tagliate a pezzi e poi cotte in padella. Con l’abbinamento della tradizionale polenta, davano vita ad un piatto povero ma sano e genuino. Lo Schiz è un formaggio freschissimo, naturale e altamente digeribile, che si consuma previa cottura. Il piatto unico “Polenta e Schiz” lo si può mangiare nei rifugi, negli agriturismi e in molti locali caratteristici, ma è talmente buono che è sempre più diffuso.

Certificazioni:

Il formaggio bellunese Schiz è iscritto nell'elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT) del Veneto e compare tra i prodotti della Strada dei Formaggi e dei Sapori delle Dolomiti Bellunesi e nella Carta Qualità del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi.

https://latterialentiai.it